Se lo stretching si unisce ai principi dell’antica medicina cinese, che risale a circa 3000 anni fa, gli effetti non possono che essere benefici, per il fisico e per la mente. Si chiama Makko Ho, ed è l’insieme di semplici ma efficaci esercizi di stiramento dei meridiani (i canali energetici del corpo che, proprio secondo la medicina cinese tradizionale, sono interconnessi fra loro e si influenzano a vicenda) per ritrovare energia e vitalità.
IL PENSIERO
Messi a punto dal maestro giapponese Shizuto Masunaga (tra i padri fondatori dello Shiatsu moderno), il sistema di facili movimenti detto Makko Ho è alla portata di tutti e permette un allenamento, anche outdoor, dunque ideale per l’estate, che non comporta sforzi eccessivi, specificatamente rivolto allo stretching dei “meridiani”, appunto.
Alla base della filosofia di questi movimenti c’è l’idea che la somma di piccoli squilibri (protratta nel tempo) nei nostri canali energetici può portare ad un indebolimento generale nell’organismo. Da questo principio nasce l’importanza di una pratica attraverso cui mantenere fluido lo scorrimento dell’energia (detta Qi) nel corpo, per riuscire a “sbloccare” le stasi che danno origine a problematiche fisiche ed emotive, ripristinando la naturale vitalità. Shizuto Masunaga definiva questa pratica sui meridiani un insieme di “Esercizi per la Salute”.
L’ESECUZIONE
Come spiega Monica Zucchini, operatrice e insegnante Shiatsu IRTE (Istituto Ricerche e Terapie Energetiche) e commissario nazionale esami FISIeO (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori), “c’è un’esatta sequenza da rispettare nell’esecuzione del Makko Ho, che segue il ciclo degli orari di massima energia dei meridiani. Gli esercizi sono 6, e ogni stretching comprende una coppia dei 12 meridiani energetici, che equivalgono ai movimenti sui quali si basa l’antica medicina tradizionale cinese: Metallo, Terra, Fuoco Imperiale, Acqua, Fuoco Ministro, Legno. Questa pratica permette di entrare in ascolto consapevole del proprio corpo”. Fondamentale è la corretta respirazione: l’aria deve essere espirata lentamente dopo ogni inspirazione, per favorire un allungamento lento e rilassato (per approfondire gli esercizi: www.shiatsuirte.it). Gli esercizi di stretching dei meridiani si svolgono sia in piedi sia a terra. L’importante, come sottolinea Zucchini, è “non forzare mai le articolazioni e i muscoli”. Il primo esercizio è in connessione con polmoni e intestino crasso. I meridiani coinvolti appartengono al Metallo, e sono deputati allo scambio con l’esterno e all’eliminazione di ciò che non serve più. Il secondo esercizio è in relazione a stomaco, milza, pancreas: i meridiani coinvolti appartengono al movimento Terra e regolano la funzione digestiva della trasformazione ed elaborazione del cibo materiale e “psichico” (memoria e pensiero razionale). il terzo esercizio è abbinato a cuore e intestino tenue, e si lega ai meridiani del Fuoco connessi alle emozioni, all’assorbimento e all’assimilazione dei nutrienti e degli stati psichici che ci permettono di avere consapevolezza. Il quarto esercizio si concentra su rene e vescica urinaria, coinvolgendo i meridiani dell’Acqua, con la funzione di purificare ed espellere i liquidi e controllare il sistema nervoso. Il quinto esercizio, del maestro del cuore e triplice riscaldatore, coinvolge i meridiani del Fuoco, ovvero le funzioni di protezione e adattamento, in termini fisici e psichici. Il sesto esercizio è dedicato al fegato e vescicola biliare, e i meridiani ad esso legati appartengono al Legno, cioè al deposito e alla distribuzione del “Qi” in tutto il corpo, permettendo un buon funzionamento muscolare e la capacità di pianificazione e decisione.